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06/09/2012 20:27:08 - Splendida Bosa
 
Nell`ambito della nostra (di mia moglie e mia) lunga crociera estiva in sardegna - da santa maria navarrese all`isola rossa e ritorno sino a carloforte, dai primi di giugno al 2 settembre, in due tranche con sosta di 2 settimane a cagliari - abbiamo avuto modo di conoscere fra l`altro la splendida Bosa.

Bosa per chi circumnaviga la sardegna è un must. Complessivamente fra andata a ritorno ci abbiamo passato ben 9 giorni. Al ritorno, invero, il programma non prevedeva una sosta di ben 5 giorni, ma la maestralata del ultimo fine settimana di agosto ha allungato la nostra permanenza, permettendoci così di conoscere meglio la città ed il fiume. Arriviamo un giovedì di bonaccia a mezzogiorno provenendo dalla vicina e bellissima baia di porto conte, soffrendo forse il nostro giorno più caldo dell`anno, dal momento che una brezza leggerissima in poppa annullava l`apparente di 5.5 nodi creato dal nostro avanzare a motore.

Arrivati innanzi la spiaggia di bosa marina all`ora di pranzo termina pure la brezza e la calura si fa infernale; obbligatorio un bagno rinfrescante prima di preparare qualcosa di leggero e freddo.
Il caldo è opprimente anche venerdì e la soluzione è una sola: bagni ed ancora bagni, fra una gita e l`altra a terra col tender (rigorosamente a remi) per portare la bestia a sgranchirsi le gambe ...
Solo alla sera si respira un pochino, quando la brezza di terra sottrae un poco di umidità all`aria afosa. Bosa marina è decisamente noiosa e l`avevamo già percorsa in lungo ed in largo durante la nostra sosta all`andata. Tuttavia, una serata alla pizzeria galeone, un vero e proprio ristorante ricavato in un galeone appoggiato sulla spiaggia, non può mancare.

Sabato si fa vivo un lieve libeccio e la previsone per domenica rimane invariata: maestrale forte. Impegnamo dunque l`ingresso al fiume, con il nuovo frangiflutti a protezione della entrata, risulta un gioco da ragazzi, e ci rifacciamo vivi alla marina di bosa, quella nuova, l`ultima, che si trova giusto prima del ponte. Alla radio non risponde nessuno e dobbiamo sbarcciarci per chiamare il gentile ormeggiatore, che si ricorda di noi (oltre 20 giorni prima ci eravamo fermati un paio di giorni nel medesimo marina) ed egli prontamente ci assegna uno dei comodissimi posti con pontiletto laterale, tanto utile per dare un`occhiata da vicino alle murate e verificare graffi e "lesioni" provocate da un`ancora un pochino troppo allegra...

Contrattiamo velocemente il prezzo, già miracolosamente basso e ci impegniamo sino a martedì mattina. Abbiamo dunque davanti tre giorni pieni da sfruttare per conoscere a fondo la splendida bosa, fare la spesa, fare carburante e provare un paio di ristorantini che avevamo notato ad inizio agosto.
Il Marina di Bosa S.p.A. è un ottimo marina, gli ormeggiatori sono assai cordiali e disponibili, i pontili galleggianti larghissimi e praticamente nuovi. Il supermercato più vicino è a ca.300 m.
E la cosa più importante è che i prezzi sono assai convenienti: 34 euro per un 11 m in altissima stagione è un prezzo che si può considerare più che onesto in sardegna.

Armiamo il tender con il suo bel motore elettrico (Yamaha da 0.5 CV) e senza indugio sfruttiamo il libeccio, che s`incanala nel fiume, per risalire il medesimo sino alla cittadina.

La gita sul fiume in tender è veramente pittoresca e singolare. Un`esperienza da non perdere per chiunque capiti a Bosa.

Visiteremo il castello, le vecchie conce e faremo, com`è inevitabile, un po` di innocuo shopping. Dico innocuo, in quanto i saldi sono ormai al loro apice e per di più mia moglie, straordinariamente parca nelle spese, predilige i negozi cinesi, ove veramente a volte è difficile spendere oltre 10 danari.

La bellissima cittadina è quasi vuota. I turisti, bosa gode di un turismo che possiamo definire popolare, sono ormai quasi tutti partiti ed i negozi cercano di attirare i pochi clienti con sconti al di là del bene e del male ...

Troviamo due begli zainetti in pelle. Ed anche se scopriamo, parlando con la titolare cinese, che il prodotto nulla ha a che fare con bosa (ma viene probabilmente dalla campania), in quanto le conce sono chiuse da decenni, la qualità, la genuinità della pelle e soprattutto il prezzo ci convincono. Se penso che uno zainetto da donna della blasonata The Bridge costa quasi 500 euro, comprarne due, senza marca, ma di buona fattura per poco più di 50 euro è una bella soddisfazione.
Fra un annetto o due vi saprò dire se ne è valsa la pena.

Domenica arriva puntuale il maestrale che da queste parti alza onde di quasi 5 metri che si abbattono sulla spettacolare costa , fatta di faraglioni e scogliere invero maestose. Dal una piccola collina che sovrasta l`entrata al fiume e sulla cui cima è collocata una piccola giungla di antenne, ci godiamo lo spettacolo del mare agitato e del vento. Durate le raffiche più forti non è impossibile "appoggiarsi" al vento per farsi sostenere. La vista è ineguagliabile, l`aria tersa, il ruggito delle onde raggiunge quasi senza attenuazione apparente la vetta della collina.

Lunedì il maestrale scema molto, ma il mare è ancora in subbuglio. Dopo aver ricaricato la batteria del tender, un`altra gita a Bosa è inevitabile ...

Martedì di buon ora lasciamo l`ormeggio, usciamo lenti dal fiume e ci avviamo verso capo mannu e verso la spiaggia di putzu idu. Una leggera brezza di terra - al mattino a Bosa è quasi sempre presente - aiuta il nostro volvo penta a tenere bassi i giri pur mantenedo la canonica velocità media di 5.5 nodi.
 
 

 



 
 



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